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Sei in: Home / Editoria / OTA, la teoria del ribasso ideologico

OTA, la teoria del ribasso ideologico

2016-10-26/0 Commenti/in Editoria, Non Dico Cose A Caso, Travel blogger, Web Marketing /da Suppostaweb

OTA per l’Hotel… n’do vado?

…il tuo hotel ideale al miglior prezzo; su N’do vado?

OTA (Online Travel Agency), di questi portali/servizi ne abbiamo parlato qualche tempo fa in un articolo: Hotel 3.0 e ADS, ma l’evoluzione dei mercati digitali e delle esigenze dei viaggiatori cambiano e inevitabilmente, le condizioni e l’utilizzo di questi strumenti di intermediazione alberghiera/viaggi si evolvono.

Web e televisione, le OTA… sono tutte intorno a te!

Una cosa è certa: la guerra mediatico/digitale a mezzo web e anche a mezzo televisivo è senza esclusione di colpi; nel web ormai c’è chi dice che non lavora più senza sistemi di intermediazione digitali, in televisione sono innumerevoli gli spot pubblicitari che riportano interessanti comparazioni, mete ed affini per aumentare il desiderio di vacanza.

Ma facciamo un passo indietro, parliamo di web, di digitale, di siti internet legati al mondo del travel, ma facciamo questo passo ponendo una condizione di analisi non comune; dal punto di vista della logica!

L’Hotel ideale… al miglior prezzo

Mister Trivago, da me rinominato “ma n’do vado!?”, è l’ultimo format che questa famosa OTA ha scelto per promuovere i suoi servizi. Parliamo di loro non per accanimento, ma per pura ammirazione! Sono i più bravi, persuasivi, intelligenti, offrono un servizio che va oltre tutte le altre OTA, investono in promozione e danno tanto sia agli utenti che ai loro clienti.

La logica dei prezzi diversi per una stessa stanza/servizio?

Quando il GARANTE per l’anti TRUST vorrà poi aiutarci a comprendere, noi siamo a disposizione. Non vorrei mai che la logica e l’ironia diventi un punto di riferimento e riflessione; è pur vero però che la “politica” al giorno d’oggi la discutono solo dei burloni, dei comici. Sono loro, i buffoni di sistema che sempre più spesso fanno vera comunicazione. Il paradosso italiano/politico non è poi tanto differente da quello applicato dalle OTA nel settore hotel/travel.

Lo SPOT (che vi invito a vedere) dice chiaramente:

…hai notato che per la STESSA IDENTICA CAMERA trovi tanti prezzi diversi?…Spot Trivago

Qui la logica dovrebbe intervenire e far riflettere l’utente medio, ed invece lo spot continua e si propone di risolvere il problema facilitando la ricerca della stanza, nella località prescelta, nella data indicata, nel target di prezzo impostato, al miglior prezzo!

Figo vero? L’avevo detto che sono i migliori? Se entri nel loro portale, sei finito; devi prenotare per forza!!!

Non sono da meno Booking, TripAdvisor e Google, ma al di là dei tassi di commissione che sono già di per sé un onere che è difficile da sopportare dalle attuali strutture alberghiere, una domanda fondamentale si pone: Di chi è il cliente?

Delle OTA attraverso il loro sistema di prenotazione o degli hotel che li accolgono nella loro struttura? E in caso di controversie? Hehehe…

Consultiamo le tariffe da centinaia di siti per trovare gli hotel ai prezzi più bassi.

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L'OTA

Con in termine LOTA in napoletano, si indica la melma, il fango… in una latrina, è quella massa melmosa composta da feci ed altro.

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Stessa stanza, stessi servizi, a prezzi più bassi; quasi come dire che uno stesso oggetto può costare sensibilmente meno in un altro negozio, ma è sempre lo stesso oggetto!

Già l’attribuzione delle stelle agli hotel, delle modalità di assegnazione, dei servizi e anche delle recensioni, in passato hanno animato parecchie controversie tra “fornitori di servizi” e autorità garanti per la concorrenza ed associazioni dei consumatori. Non migliorano oggi con l’assurdo paradosso che una stessa camera, in uno stesso hotel, può avere prezzi differenti su più siti web!

Come non si capisce il perché durante i periodi di fiere, strutture alberghiere, B&B, affittacamere, vedono i “listini” aumentare in maniera esponenziale il “costo” DELLA STESSA IDENTICA CAMERA. Esponenzialmente vuol dire anche 5 volte il valore “medio” di costo tra alta e bassa stagione; ma è sempre la stessa schifezza di stanza!!!

Se io offro un servizio, faccio una valutazione per uno stesso periodo, come è possibile che ci siano offerte differenti su siti differenti? Come mai il divario è così esteso? Perché non c’è un listino “fisso” tra il minimo costo di una stanza ed il massimo applicabile in base a una OMOLOGAZIONE della stanza, dei servizi offerti, posizione ecc..?

E si, quasi come per le strade sulle quali applicano gli autovelox; il rilevatore della velocità deve essere omologato, controllato e autorizzato con un determinato iter burocratico, ma la strada è omologata per quelle velocità? Sicurezza? Manutenzione? A prendere e misurare l’infrazione ok, ma a dare sicurezza? Qualche cosa mi sfugge, sarà la logica?!

Associazioni degli Albergatori e Garante che sembrano sempre più spesso solo degli “orpelli” inutili sui i quali ironizzare; meglio una associazione che un albergatore, meglio non avere garanzie che tanto ci pensano le OTA?!

Ok ok, il libero mercato, ma comunque non capisco lo stesso, come è possibile che un B&B costi come una stanza a 5 stelle e una stanza a 3 stelle durante una fiera quanto una vacanza a Bangkok per due persone in hotel di lusso? Per intenderci, è come se andassi a mangiare la pizza e un giorno particolare, la stessa pizza che ho sempre pagato un determinato prezzo, me la fanno pagare 5 volte il suo costo abituale; è sempre la stessa pizza!!

Sono comparatori prezzo o delle OTA?

hotel otaForse è questa l’evoluzione più importante, il servizio di comparazione tra le offerte di UNA STESSA CAMERA per offrirla al PREZZO PIÙ BASSO.

Ma ci sarebbe da fare osservare che i comparatori prezzo hanno delle limitazioni, delle commissioni e degli obblighi, allora forse la confusione è quella logica che sorregge una assenza di garanzie?

Gli albergatori che hanno accettato di stipulare un contratto con partner online OTA, hanno la sensazione di aver messo la testa sotto la sabbia e lasciato scoperto il sedere; è infatti spesso ricorrente sentire di lamentele proprio sulle elevate commissioni che li mangia poco a poco.

Ma chi ci rimette in tutto questo fantastico sistema? La struttura alberghiera? Lo sventurato cliente? O le OTA?

A ben vedere, chi NON CI RIMETTE sono proprio le OTA che, ad onor del vero, offrono anche servizi di “posizionamento/visibilità” all’interno dei loro portali!

Sistemi sponsorizzati di visibilità; questo va in contrasto con il fatto che mostrino il prezzo “più basso”: vale molto di più il solito valore di visibilità che tutti gli altri filtri che l’utente può impostare, oppure no?

Ma se io impongo in un sistema come quello dei filtri di ricerca il valore di budget, siamo certi che siano visualizzati lo stesso tutti i risultati?? Anche in presenza di promozioni interne di sponsorizzate?

Chi lo certifica? Il GARANTE o qualche associazione dei consumatori?

Albergatore furbo, cliente intelligente?

In rete è facile leggere in vari forum di discussione, la pratica sempre più diffusa delle “ricerche” fatte nei sistemi OTA e la conseguente “richiesta” fatta DIRETTAMENTE alla struttura alberghiera. In pratica, per utilità e facilità l’utente usa il sistema OTA per ricercare “disponibilità del periodo e il prezzo”, poi una volta individuata la struttura, visita il sito internet proprietario dell’hotel e lo contatta direttamente fornendo il prezzo offerto dal sistema OTA di consultazione.

Eliminata l’eventuale commissione dovuta alla OTA, spesso è possibile anche trovare accordi economici a prezzi… migliori!

…”N’do vado”, se lo sono “inchiappettato” :D

Albergatore furbo che propone prezzi più alti per accordarsi dopo con il cliente che “salta” la OTA, o un mercato che andrebbe regolamentato?

La politica del “falso” ribasso non è anch’esso una pubblicità ingannevole? Se la risposta alla precedente domanda è sì, come mai la stessa camera, nello stesso hotel, stesso periodo, ha prezzi diversi?

Sembra un ritornello, ma il gioco è solo quello, ma intanto c’è chi ci guadagna, chi si marcia e chi, paga di più una stanza che costa… meno?

OTA da INCUBO

Conclusioni su OTA e Hotel 3.0

Sarà che a noi piace scherzare, ma ultimamente sto vedendo cose davvero bizzarre! Anche solo il servizio di posizionamento all’interno dei portali OTA di miei esimi colleghi lo trovo un servizio assurdo e “mortificante” per un sistema “comparativo” che non dà merito a quelle strutture alberghiere che mantengono uno standard di qualità/servizio alto, al miglior prezzo possibile!

In altre parole: non è che la supposta sale meglio se la stringi tra le chiappe, è che riscaldando la superficie tra le tue chiappe… scivola meglio, ma sempre una supposta è!

…n’do vado? Meglio che non te lo dico và!!

Tags: Influencers, Travel Blogger, Web Marketing
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