Non dico cose a caso? Il chiacchiericcio come una litania che convince chi legge.

Non dico cose a caso

Proprio no, non posso dire cose a caso se faccio “del caso”, un dire dotto e seminando, per lo meno, il lecito dubbio di critica nel lettore attento.

Per evitare di non dire cose a caso, c’è il caso che… talvolta per caso, ci si possa imbattere in quelle situazioni ambigue dei social network dove, esperti di nulla, solo per la loro presenza in rete, la loro ripetuta esposizione attraverso i canali sociali, diventano popolari.

Diverso è avere “competenza” ed è quindi il dire a caso, a frequenze elevate, che non per caso, finiscono per rendere un solo caso, come il modello da ripetere all’infinito generando un caso di incompetenza, una logica frequente.

Non dico cose a caso è un vero è proprio scioglilingua per le dita, una scivolata nel mondo del web, una realtà molto particolare dove, non è un caso, che ci si dimentichi della valore delle cose dette per conoscenza diretta.

Nel mondo del web? Aspettate pure che i social finiscano di avere la loro importanza, che Google esaurisca il suo monopolio mondiale, si tornerà tutti a fare i blogger? I travel Blogger? Esperte di blog? Hehehe