Social Super Hero: il Mago di OTS

Social Super Hero…

Ripetete con me: Social Super Hero, Social Super Hero, Social Superhero!

Ora che abbiamo declamato il mantra del giorno, procediamo a vedere chi è, come si innesta nel social scenario e come riconoscere i suoi magheggi, ops… le sue OTS!

social superhero il mago ots

Il mago di OTS

A parlare di web, a fare cultura digitale, indubbiamente viene tanta curiosità; ma se in rete non troviamo quello che cerchiamo o non vengono soddisfatte le nostre ricerche, allora in quel momento vanno bene anche le esternazioni di qualche figuro nei social network.

Voyeurismo di porno-formazione…

Tutti chiedono di fare “corsi” per affinare le loro conoscenze, una morbosa e insana ricerca di un titolo dato da chi che sia per poter appendere al muro un qualche foglio privo di valenza effettiva e per il solo “piacere” personale, solitamente chiamata masturbazione, per sentirsi soddisfatti ed appagati.

La pornografia è nel nell’immaginario collettivo, nella società e nei social (che ne sono lo specchio occulto) è evidente un Voyeurismo dato da terzi (attestati di corsi) e non per quello che si sa realmente.

La formazione… la base per creare delle lobby plagiate

Un corso di SEO e si diventa copywriter SEO (e ci si iscrive a tutti i gruppi in Facebook), corso di scrittura creativa (e ci si iscrive a tutti i gruppi di storytelling), un corso di fellatio (e si condividono contenuti di 4 sciacalli che ti hanno venduto un corso) per affinare l’arte del donare piacere al Social Super Hero di turno.

il social super hero

Ancora peggio quando si parla di “velocizzare” i procedimenti di “ricerca ed apprendimento” con un effettivo appiattimento del pensiero e della ricerca, ma pur di appendere gagliardetti dietro la scrivania che fa “fiko”, invece di sperimentare, ricercare, formare una propria esperienza, la morte della logica consiste nell’applicare alla lettera esperienze altrui in casi studio che compongono un corso che TU stai pagando.

Lobby plagiate non alla riflessione, alla ricerca, ma a ripetere cose che possono essere “singolari” interpretazioni e non delle regole; i decaloghi di Maghi di OTS, non servono a nulla, sono aria fritta di “indecenti” Digitali.

Come essere colpiti da intelligenza artificiale sotto un cielo fatto di inutili BIT.

Realtà aumentata? Se il corso di fellatio lo fai bene, guadagni di più e lavori meno!<span class="su-quote-cite"><a href="http://suppostaweb.com/author/alessandro-vitale/" target="_blank">McVitale</a></span>

La caduta di Hyperion

La caduta di Hyperion è un romanzo di fantascienza scritto nel 1990 dall’autore statunitense Dan Simmons.

È il seguito di Hyperion e costituisce il secondo capitolo della serie dei Canti di Hyperion.

(cit. Wikipedia)

Siamo quasi giunti all’epilogo descritto nel romanzo “la Caduta di Hyperion”, un mondo al collasso, corrotto e marcio dal suo interno.

Le intelligenze artificiali “predominanti” su quelle umane dove, per risolvere il problema che ha generato quell’ambiente malsano, l’unica soluzione possibile è quella di tornare indietro nel tempo e distruggere la Rete.

Basta fare un giro… nella rete, meglio se social che sono la pullulazione adolescenziale del parlar popolare, peggio che al bar, per intenderci, ma almeno lì l’alcool qualche volta porta a dire la verità, nei social è solo la “sbandierata” del bullo/a di turno, come un Simpson che scorreggia o rutta.

Da TecnoNucleo a Teocratiche Lobby

Ma poi ci sono i Digital Champions… una squadra che ha dimostrato tutta la sua volubilità e contestata dall’interno proprio per la sua inconsistenza fattiva digitale e la sua reale e fattiva inutilità politica riferita ad un solo ed impreparato personaggio che… nemmeno una eclissi basterebbe per poterlo descrivere tanto è arido e inanimato, spettrale è quel satellite più vicino al pianeta terra:

Houston, abbiamo un problema… No Houston, tutto regolare, era “solo” la Luna!!<span class="su-quote-cite"><a href="http://suppostaweb.com/author/alessandro-vitale/" target="_blank">McVitale</a></span>

Social Super Hero, il futuro del social è manga!

Dōjō, comunemente traslitterato come dojo, è un termine giapponese che indica il luogo dove si svolgono gli allenamenti alle arti marziali.

Etimologicamente significa “luogo (jō) dove si segue la via (dō)”.

(cit. Wikipedia)

Poi si passa ai gruppi di combattenti, cultura orientale, un Dōjō per aspiranti Social Super Hero; ovviamente non si parla di ricerca, no no, si torna a raccontare le favole come dei buffoni da palcoscenico e la vendita è sempre il corso dei miracoli su un appiattimento culturale che “danneggia” chi partecipa; se il search metric e il social measurement hanno una valenza di fondamentale importanza, il Social Super Hero so tutto io invece che fa?

Legge nel pensiero dei suoi Followers!!!

Ora sarei curioso di sapere al corso cosa mai racconteranno, qualche frase di Osho Rajneesh oppure, la misurazione cosmica del web secondo Google Plus di Futurama del Professor Farnsworth!?!

leggere nel pensiero social super hero

La teocrazia (dal greco θεός (theós): dio e κράτος (kràtos): potere) è la forma di governo secondo cui la gestione delle attività umane e delle modalità governative, devono essere conformi alle presunte volontà di una o più entità divine.

(cit. Wikipedia)

ninja social super hero

Indubbio che si parla di regressione, non si può parlare più di processo evolutivo digitale, quello che era un tempo una frontiera da raggiungere ed ampliare costruendo nuovi e sempre più utili traguardi comuni, è ad oggi una rete che vive quasi per la sua totalità da automi che generano traffico, interazioni, condivisioni, visioni e c’è chi manipola il “social” pensiero del “Tecnonucleo” che nel frattempo si è trasformato in un Teocratico status, in lobby di “conoscenza” (presunta).

social-super-hero-party

Voi… continuate pure a fare i compiti in classe, se il “Master” da Social Superhero volete prendere, vi toccherà imparare ad essere camaleontici, metereopatici, prendere il colore del momento, andare dove il vento vi porta!

social super hero ninjaNon vi preoccupate, non sarete mai soli, c’è sempre un qualche bullo spavaldo con l’ardire di sapere e di fare, con uno sciame infinito di seguaci; se dice una cagata, la ripetete pari pari, il vantaggio del Social Share è proprio nel riconoscere gli olezzi di condivisioni improbabili e prive di fondamento.

Se parliamo di numeri… da Igers Italia, aspetto ancora delle risposte, smentite; non arriveranno mai vero? I miei “Social Super Hero” sono loro, con milioni di interazioni, migliaia di adepti, ma se si parla di conversioni dirette, tutti zitti come pesci!

A quando il prossimo libro sul quanto fotonico di share content visuale in formato roBOTico? LOL

Mica vero… erano solo mie allucinazioni; avete ragione voi, il BOT che mi genera, non capisce un cazzo di social, la search la sfrutta e le lead sono un nuovo lecca lecca che soddisfa chi è pratico di fellatio tra bacheche; sono gusti, ma preferisco il buon vecchio etero metodo: l’esperienza conta!!!

Video di chiusura: Viral Meme Suppostaweb

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