Parla in modo sensato di web a uno stolto e ti chiama stupido
Tra gli addetti ai lavori, capita spesso, che si cerchi di definire il “mondo” digitale…
Parla in modo sensato di web…
La prima sensazione che si ha, dall’esterno, è che tutti, pur parlando della stessa cosa “oggettiva”, facciano riferimento a cose differenti per natura.
È chiaro, sono punti di vista. Esperienze diverse, un mondo in continua evoluzione come il “digitale” non è classificabile per “categorie”, non è possibile “etichettarlo” e ridimensionarlo, potenzialmente la sua evoluzione è “senza limiti” e senza “confini semantici”. Il Web è come l’etere. Esiste se lo si percepisce.
Ragionare su estremismi di fazione o di contrapposizione, non porta a nulla.
Come in tutti i settori, esistono punti di vista convergenti e punti di vista divergenti, ma se si parla in modo sensato di web a uno stolto e quest’ultimo ti definisce “stupido”, c’è qualcosa che non torna.
La soluzione migliore sarebbe una maggiore consapevolezza digitale che nel nostro paese manca.
L’illusione che tutti sanno o che ci sia chi sa più di altri, non è cultura digitale, non è affatto il modo migliore per “distribuire” una cultura fatta di evoluzioni continue, all’ordine di settimane, giorni, aggiornamenti anche di poche ore.
Editoria tradizionale, evoluzione Digitale
Quella che è la cultura letta, fissata su modelli statici come un libro, non possono parlare di un futuro che si scrive già nel mentre io sto scrivendo questo articolo.
Differisce l’imprenditoria editoriale che, a sua volta, è definibile in sistemi di letteratura di impresa che nulla hanno a che vedere con la diffusione di cultura digitale.
Non c’è peggior mostro di quanti, ai giorni nostri, impongono a loro stessi e chi li segue, in modelli bloccati e finalizzati solo a una collocazione imprenditoriale basandosi su una editoria tradizionale.
Se pure con una logica dettata da una sottocultura, dai social network, è quasi diabolico leggere libri cartacei in un mondo che dovrebbe poter parlare in maniera diretta e univoca di solo digitale, raccontando il presente, guardando il futuro.
Il contraddittorio come strumento di verifica e auto-critica
La qualità è nascosta nel contraddittorio, nel contro corrente, nella contrapposizione etica e rispettosa dell’altrui visione, nell’esclusiva e mai abbastanza “scema” da non capire la fase storica in cui avviene.
Ci sei? Sei Connesso? Allora… buona lettura!!
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