Dell’editoruncolo pezzo di legno – La web editoria dei miracoli
C’era una volta un editore, per hobby avvezzo alla falegnameria, che voleva realizzare un figlio da un pezzo di legno. Un giorno si procurò un ceppo da ardere e studiò (su uno dei libri che pubblicava) come realizzarlo. Appena fatto però capì subito l’imperfezione: mentiva come pochi, nella sua carne legnosa.
Dopo, volle che avesse un’istruzione adeguata; perciò gli comprò un abecedario e gli disse:
e lo mandò a scuola.
Ma il nostro ingrato burattino, il nostro pezzo di legno, che fece immediatamente? Se lo vendette per andare allo spettacolo del festival della comunicazione web burattinara, dove c’era una festa con altri web burattini come lui che facevano a gara a chi aveva più like e followers (finti).
Scompiglio, clamori! Fino a che il capo circo impietosito e incazzato dal comportamento di questo burattino col cervello di legno, lo acchiappò per una gamba e gli disse:
Il gatto, la volpe e la web editoria del campo dei miracoli
Sulla via del ritorno incontra il gatto Bandito Mezzo Cieco e la volpe Scherno Zoppa, due sciacalli del circo, che sempre attendevano la gente fuori dagli spettacoli per spremere loro l’anima e le possibilità. Erano convinti infatti che la loro fortuna potesse fondarsi solo sulla truffa ai danni dei miserabili.
Sapendo della ricchezza del burattino e sapendo di chi era figlio, gli dissero:
Ma come?
chiese il burattino.
Il burattino sapendo di aver fatto torto al padre avendo venduto l’abecedario e avendo preferito il divertimento e i bagordi a un’istruzione seria quale invece suo padre aveva voluto per lui, credette loro. Pensò:
Una voce s’insinuò:
disse il blogger parlante all’improvviso.
Ma il burattino cambiò pagina, cliccando su un banner porno. Solo lui ne capiva davvero di editoria digitale della ricchezza! Nessun blogger doveva intromettersi. Blogger rosicone che non era altro!
Il ritorno del burattino prodigo
E così torno dal babbo editore e gli disse:
Il padre che non conosceva bene i meccanismi della web comunicazione tra burattini, ascoltò il consiglio di suo figlio; e così in poco tempo allargarono la bottega e inaugurarono la collana dei libri dorati della fuffa della web cuccagna dove il posto d’onore di scrittorini spettò al gatto e la volpe, gli inseparabili sciacalli del web circo di burattini; cieco uno, zoppo l’altro, ma pur sempre furbissimi.
Le vendite fioccarono anche grazie al fatto che il burattino aveva incontrato Lucignolo, l’agente di vendita perfettamente ciuco che andava dicendo a tutti:
Leggendo questi libri lavorare nel web equivarrà a passare le giornate nel paese dei balocchi: divertimento e soldi facili assicurati.
Accadde però un fatto strano: a tutti coloro che leggevano quei libri crescevano progressivamente le orecchie d’asino… Solo che nessuno di coloro che leggeva i libri dorati le vedeva, forse neppure gli editori; gli scrittorini, sì! Ma se ne guardavano bene dal dirlo, perché altrimenti le vendite sarebbero crollate, insieme al loro prestigio…
Il giorno che il blogger parlante si stufò
Ma un giorno il blogger parlante cominciò a chiedere conto pubblicamente dell’attendibilità dei propri scrittorini all’editore burattino: chi erano sto gatto e sta volpe? Da che scuola venivano? Che facevano prima di scrivere libri? Quali lavori comprovavano la loro competenza? Il burattino rispose con arroganza che ad ogni parola che lui proferiva, le vendite dei libri dorati crescevano; ma il blogger parlante ribadì serafico che invece l’unica cosa che cresceva era… il suo naso!
Il naso cresceva talmente tanto da non permettergli di stare più davanti al monitor a navigare sul web, ma la rete lo imbrigliò rovinosamente e lui si trovò faccia a faccia con il pescecane chiamato “Riscontro dei dati di vendita” che lo inghiottì. E chi incontrò nella pancia? Ma guarda un po’! Trovò suo padre triste e sconsolato, sopravvissuto solo grazie alla sua precedente attività.
Editoruncolo pezzo di legno, fautore di tutte queste orecchie d’asino, stai in campana! Perché la rete a cui stai smerciando titoli dorati di bassa lega, scritti da zoppi, ciechi e libidinosi di fama, non è fatta tutta di cervelli di legno!
E ricorda che le bugie hanno le gambe corte, soprattutto quando i dati di analisi te le misurano una ad una.
Diceva Ennio Flaiano tanti anni or sono:
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!