OTA per Hotel 3.0, ADS e AdWords: i corsi dei miracoli alla #CatZen

Acquisisci nuove conoscenze mentre rifletti sulle vecchie e forse potrai insegnare ad altri.Confucio

Hotel 3.0Una citazione precisa e mirata. Riflessioni che dovrebbero generare nel lettore quella curiosità da trasferire in “azioni” utili a modificare il caos che regna nel web. Ma andiamo per gradi.

OTA per Hotel 3.0, ADS e AdWords: i corsi dei miracoli alla #CatZen

La bella Italia, penisola che potrebbe sfruttare il territorio, la cultura dell’alimentazione, della storia, un territorio che nel turismo potrebbe avere la sua riscossa a livello mondiale, resta invece ferma al palo.

Il web, quella “nuvola” senza confini, quel cielo di bit di tutti, quel mondo di promozioni in mail dirette e guru dell’ultimo istante, scrittori in cerca di un punto fermo per esclamare: ” ho scritto un libro” quindi… sono un professionista esperto del settore, bloccano un sistema logico e funzionale.

Ho milioni di followers… Di amici… Di ri-condivisioni… Sigh! Affermazioni che rafforzano solo la stupidità del sistema sorretto da utenti social #sfikati del popolar BOT Java.

Ma quanto sei pirla “cliente/utente medio”?McVitale

Dove c’è turismo, nella mia esperienza nel mondo della SEO e del web design, ci sono stati siti internet con ingenti investimenti, poi sono arrivati i portali come Venere, Trivago ed altri, ma quanto è stato importante per il turismo l’arrivo del digitale, il web? Questo nessuno lo dice o non lo si vuole dire.

Quanti web designers si sono arricchiti costruendo siti infiniti di milioni di pagine, quanti marketers esperti in PPC di AdWords/AdSense, ADS di Facebook, pagine sociali e profili in Twitter hanno giustificato guadagni attraverso la rete e il turismo?

hotel 3.0

Corsi di web marketing per hotel 3.0 ???

Questo vale anche per tutti i SEO, veri camaleonti che si mimetizzano in questa selva molto caotica di “pseudo” docenti di corsi che del SEO e di ottimizzazione, veramente non ne sanno nulla, ma esistono i social media marketers, qualcuno è anche riuscito a creare un acronimo “SMO” che vorrebbe dire: Social Media Optimizer… l’antitesi di un “cretino” che le mani in un codice di un sito, per l’ottimizzazione SEO, non le hai mai messe!

Poi il mercato si è ristretto, c’è chi l’ha chiamata crisi, ma io insisto, non è crisi, ma mancanza di evoluzione. Sono venuti meno lo sviluppo tecnico e la logica ed hanno generato, soprattutto in ambito di travel e di food, una infinità di GURU che vanno in giro per l’Italia come fossero messia portatori di verità assolute. Su una sono sicuro; il loro stipendio a fine mese con i soldi di corsisti delusi!!

L’imprenditoria turistica media del web italiano..

L’evoluzione avviene giorno dopo giorno e diventa un sistema digitale che cresce con gli utenti, con i gestori, con quelli che sono gli assetti nelle serps, nei social network, nell’aspetto digitale complessivo di un brand come lo sono le Apps, il mercato del “digitale mobile” che cresce più su tablet che da cellulare.

Immaginare che un “GURU” possa con qualche ora “illuminare” tanti corsisti, è quanto mai assurdo e quasi divertente, perché a questi corsi… ci vanno tante persone, ma che disastri combinano dopo? Fa parte della logica?

Riguardo i nuovi device mobili, i dati osservati evidenziano una permanenza superiore per visita/quantità di pagine per quegli utenti che utilizzano tablet rispetto ai cellulari. Questi ultimi, i cellulari/smartphone, hanno un elevato numero di accessi ma frequenze di rimbalzo molto alte e un numero di pagine lette nettamente più basso rispetto a dispositivi tablet.

CatZen hotel marketing

Hotel 3.0? Web marketing? #catzen!

Se mai vi dovesse capitare di incontrare un “GURU”, frequentare un corso, chiedete al vostro referente (che pagate) come mai questi dati sono importanti, che influenza hanno i BOT nelle analisi sociali e anche per quelli che riguardano i dati provenienti dai risultati di ricerca, vi stupirà osservare l’imbarazzo nel rispondere, nel trovare le giuste parole per definire la loro “inadeguatezza” al ruolo che ricoprono.

Stanno omologando un intero settore, lo fanno con metodi di convinzione di massa (a pagamento come i corsi) e attraverso l’editoria tradizionale con libri atti solo a rafforzare tesi che, per la maggior parte delle volte, sono già sorpassate da più moderne soluzioni.

Un sistema in caos, richiede “leaders”, spesso improvvisati del settore che si definiscono “esperti” con metodi di persuasione virale (a mezzo social o corsi di massa anche gratuiti).

In pratica, gli attuali “pseudo” professionisti non fanno altro che dire di “insegnare” più che sporcarsi le mani e fare vera e propria consulenza digitale; “tentano” la strada della “formazione” avvalorando la loro competenza scrivendo “libri”.

dr house suppostaweb hotel 3.0Li chiamo: autori “tanto al chilo”. Sorvolo su quegli autori che hanno fatto il percorso inverso; arrivano da settori umanistici, da insegnamento, da professioni lontane dal digitale ma che però, vantano “il sapere” e si vendono come “consulenti/relatori esperti” del mondo digitale.

Queste persone, per la maggior parte, hanno blog su piattaforme condivise e non vivono di questo “mestiere”; è come dire che hanno l’hobby della pesca!

Gli editori hanno scelto il digitale come “business” per il loro settore, l’editoria “tradizionale”, il vecchio sistema di marketing e comunicazione, un settore che è stato superato dal digitale, sceglie quest’ultimo per “vendere”?. Ma che senso ha? Lo dico io… nessuno!

Genera “caos” e nuovi guru dal nulla, ed ecco che la logica torna ad avere una giusta collocazione.

Restano i grandi portali turistici, l’infinita lotta tra pro OTA e quelli contrari a portali come Booking, Trip Advisor, Trivago, Venere e tanti altri; ma chi ha ragione? Secondo me… il cliente, la struttura alberghiera, i direttori d’albergo, i contabili. Quali sono i vincoli? Quanti sono i guadagni?

Certo che se si devono riconoscere delle percentuali sul lavoro che questi portali “dirottano” alle strutture, è vero che è sul “venduto”, ma siamo sicuri che ci siano margini sufficienti per destinare tutti questi profitti a terzi?

Differente potrebbe essere “investire” nel cliente a “creare” il suo business curando bene quelli che sono gli aspetti di web marketing con il proprio sito web/brand; strumenti PPC come AdWords, interessare “latentemente” anche con delle ADS i clienti ed ex attraverso i social network come Facebook e Twitter.

Tanto poi ci pensa Google… le OTA e i portali di prenotazione/affiliazione avranno ancora molta vita? Finder Hotel di Google, prima o poi dovrà dare dei risultati ai suoi realizzatori, potranno mai convivere realtà così tanto in concorrenza tra loro sotto lo stesso tetto Google? Logico pensare che Finder Hotel sia stato un regalo alle OTA da parte di Google?

hotel finder google

Il vantaggio sarà che Google non chiederà commissioni, l’inserimento nell’Hotel Finder è già gratuito ed automatizzato, che oggi il tasto “prenota” porti ai siti OTA, è solo una fase di transizione ma con una particolarità, oltre alla OTA, io vedo anche il sito dell’hotel e posso scegliere “con chi prenotare”.

Per non parlare della visibilità degli attuali portali OTA e le strutture alberghiere, siamo certi che Google non favorirà i suoi sistemi? I campi di ricerca Google, permettono ordini diversi dei risultati mettendo anche in concorrenza i prezzi tra le OTA e l’albergo. Come un foglio di calcolo, è possibile ordinare per prezzo, più alto o più basso, vedere la posizione, confrontare il posizionamento della struttura rispetto ad altre anche con Google View.

Ai corsi… vi raccontano queste novelle? No? Allora poi farete dei nuovi corsi per “aggiornarvi”; il cerchio si chiude e la logica si prepara al carnevale!

Professional distortion… #CatZen !!!

 

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