Corsi di Formazione Seo, Web Marketing, Social Media Marketing
Corsi di Formazione Seo, Web Marketing,
Social Media Marketing, Influencer Marketing
Il motto è:
In altre parole, queste Agenzie, Lab, School, Academy si prefissano come obbiettivo, quello di essere dei punti di riferimento per neofiti (e non solo) e portarli ad essere esperti di comunicazione e marketing digitale.
Non sono opere di beneficenza, è un business abbastanza evoluto vista la domanda, ma le trappole “ideologiche” sono parecchie e la disinformazione è sotto un cielo di infiniti bit.
Definizione di Scuola, Academy, Lab, School, Agency
I termini si ripetono, fa figo metterli in inglese, ma a ben vedere e per la maggior parte delle volte, dietro quei termini in lingua inglese, si mascherano normali ditte individuali, società e anche qualche bella associazione senza fini di lucro.
Scuola
Una scuola è un’istituzione destinata all’educazione e all’istruzione di studenti e allievi sotto la guida di varie tipologie di figure professionali appartenenti al settore dei lavoratori della conoscenza.
Academy
Una accademia (Academy US) è un istituto di istruzione secondaria o di istruzione superiore. Il nome risale alla scuola di Platone della filosofia fondata circa 385 AC Akademia, un santuario di Atena, dea della saggezza e abilità, a nord di Atene in Grecia.
Lab
Una scuola laboratorio. Una scuola elementare o secondaria in collaborazione con una università, college o altro istituto di formazione degli insegnanti e utilizzato per la formazione dei futuri insegnanti, la sperimentazione didattica, ricerca educativa e lo sviluppo professionale.
Il fatto più eclatante, anche da segnalare alle associazioni per la difesa del consumatore come AltroConsumo, è che tutte queste realtà si propongono come scuole, ma non c’è nessun ente che le certifica. Anche chi si fa anche chiamare “docente”, a che titolo lo fa? Chi garantisce la sua preparazione, che “esami” ha sostenuto?
Oggi mi ha chiamato telefonicamente la solita “AZIENDA LEADER” nel settore della formazione, del web marketing, della SEO e del Social Media Marketing che opera nel mio territorio, immancabilmente con la telefonista che aveva una voce degna di una chat erotica; una sensualità da pelle d’oca, i miei ormoni hanno fatto la ola!
Non mi ha chiamato per una consulenza in anatomia, ovviamente ha chiesto i miei dati e invitato a partecipare a uno dei prossimi incontri “gratuiti” di avvicinamento ai corsi che, solo dopo attenta mia valutazione e giudizio, previa riunione con un consulente commerciale (i soldi…), avrei potuto scegliere tra le tante possibili “opportunità (???)” che la solita “AZIENDA LEADER” mi “offriva” (a pagamento).
Ho solo fatto una domanda ed ho capito che il telemarketing, fatto fare da voci così sensuali, è uno spreco inimmaginabile di una risorsa applicata in altro settore:
Io: Chi sono i formatori?
Lei: ehmm… dunque, un attimo che prendo le schede.
Sorvolo su i nomi, curriculum e anche il fatto che siano stati presenti come relatori in varie sagre nazionali ed internazionali della porchetta del settore turistico, affiancando personaggi del mondo della SEO nazionali ed internazionali ecc.. ecc..
Ma che affinità logica c’è ad ascoltare un relatore che lavora in Asia o anche negli Stati Uniti nel mondo della SEO qui in Italia? E’ come mangiare i tortellini in brodo a New York o in New Delhi, andare a fare la spesa con un elefante alla Coop o parcheggiare una limousine in una stradina del centro di Bologna!
Che competenza di lingua, mercato, cultura può avere un esperto proveniente da altre realtà di vita, di lingua, numero di ricerche, cultura digitale? Questi formatori hanno appreso ed affiancato questi personaggi? Accidenti… siamo in una botte di ferro, ma in mezzo al mare dell’ignoranza però!
E adesso via, con la lezione di… anatomia!
Tutta colpa del cielo e del mare… tutti formatori, tutti esperti, tutti futuri #SMM. Che sia una latente verità quella della ricerca di una nuova occupazione, il web non può e non deve essere considerato “possibile” per tutti professionalmente, chi vi dice che fare business attraverso la rete è facile ed è possibile, nella maggior parte dei casi, sta già… abusando di voi, nella vostra buona fede, mentre ascoltate simili fesserie.
Ma quanto vale un corso di una di queste agenzie?
Il valore potrebbe essere valutato in base a possibili e reali risultati, tuttavia, alcune cose le trovo strane e le elencherò, ma non prima di aver fatto una osservazione semplice semplice: in rete, i brands sono tutti uguali?
La storia di due brands concorrenti e quindi, di uno stesso settore, hanno la stessa storia? La stessa popolarità? Lo stesso servizio? Prodotto? Mercato territoriale ecc…??? E nel web? L’anzianità di dominio? Di presenza nei social? Di strategie web?
Poi… poi sono arrivati i formatori! Qualcuno doveva pure fare l’insegnante vero? Tutto è diventato possibile, anche l’impossibile!!
Ormai questo vale un poco per tutti questi formatori, in tutte le discipline, in tutti i settori del web, senza escludere niente e nessuno perché… se fai il formatore, non puoi avere tempo di fare il lavoro che professi nei corsi.
Se hai una lezione di più giorni, non puoi seguire i tuoi clienti, solitamente se sei arrivato ad insegnare ad altri e ne fai un business retribuito, tu formatore evidentemente ti sei reinventato, perché non hai raccolto molto dal tuo lavoro di consulente?
Cari lettori, ragionate!
Un vero esperto guadagna in base al volume di clienti e complessità di progetti? Un formatore? Un buffone da palcoscenico in giro per eventi in ambito web?
Quanto pagano un formatore per un corso? Non di certo quanto paga una azienda per una sola “consulenza” per un progetto in ambito di “web marketing“!!!
A qualcuno hanno persino noleggiato auto, rimborsate le spese di viaggio, ma non credete sia differente fare l’esperto professionista? Seguire progetti web rispetto un corso è differente? Finito il corso, le responsabilità del formatore terminano e tutto resta nella mani del corsista…
Responsabilità del docente? Nessuna! Quindi, tu hai pagato, ma se quello che ti hanno raccontato è errato, ci rimetti tu il nome, la faccia e magari anche il posto di lavoro; complimenti!
E se il formatore è stato poco chiaro, ne sapeva poco, se era un incompetente come tanti che scrivono libri? Con chi me la devo prendere? Con la Academy o con me che ho creduto e caduto nella trappola del “web marketing applicato” per fare business in formazione e corsi di Social Media Marketing? Leggete i feedback ai corsi? E chi li certifica? Oppure… chi li scrive? Hehehehe…
Per assurdo, mi sono chiesto: se lo volessi fare io un corso di SMM o di SEO, cosa chiederei a questi signori, queste academy, agency di formazione e consulenza?
- Chi ha formato i formatori? Sono certificati da qualche ente?
- Chi ha certificato la scuola? La Web Agency? La Academy?
- Esiste un ente che certifica la scuola e i formatori?
- I casi studio proposti in questi corsi, sono replicabili?
- I numeri dati in questi corsi, come vengono misurati? Chi li certifica?
- Il reach per i social network come Facebook, hanno strumenti di misura certi?
- Il dato ADS di social, è un dato “certo” e profilabile con matematica certezza?
- Il traffico web generato da azioni di web marketing, è tutto reale?
- Quando è finito il corso, ho un tutor che segue i miei lavori?
- L’attestato rilasciato a fine corso, è carta straccia o ha valore giuridico, è riconosciuto come attestato ufficiale come un corso professionale?
Io non faccio corsi, non ne avrei il tempo e non ho intenzione di farli, non è il mio business, ma effettivamente, sentendo la responsabilità del settore e della crescente necessità di cultura digitale, a sentir parlare ragazzi e ragazze che hanno fatto corsi di “rinomate” agenzie nazionali e di “ridondanti buffoni da palcoscenico”, è imbarazzante far notare la quantità di “fregnacce” che ripetono come dei pappagalli bene ammaestrati (con le scuse a un animale intelligentissimo come il pappagallo).
Potrei, ovviamente, proseguire nelle domande, ma credo che l’amore per questa forma di “business” sia tale da farmi immaginare l’intero settore vittima della più antiche delle conversazioni.
Sempre alla ricerca di un punto, il vero punto della situazione perché stranamente, che si tratti di eventi legati al web marketing, alle week fregnate o ai corsi del social qualche cosa o del disperato corso SEO tenuto dallo sconosciuto di turno, tutto torna a BIG “G”.
Il vero BUSINESS è di chi propone questi corsi!
Cosa bisogna sapere?
Le e-learning, on line marketing training, le tele formazioni e gli attestati rilasciati, non sono certificazione di professionalità e per la maggior parte, nemmeno riconosciuti o validi, nemmeno per i vostri curriculum!!
Sei una scuola di web? Una agency per corsi? Per la formazione di Socia Media Managers?
Non sei d’accordo con quanto scritto? Sei un esperto?
Ti invitiamo a innescare la famosa “call to action” e pensa, puoi rispondere alle domande fatte in precedenza, chiarire i dubbi e perfino farti pubblicità, ma solo se puoi certificare quello che dici e dovrai convincere… ME!
Per tutti gli altri che leggeranno e non potranno dare risposte, non avranno il coraggio di rispondere (addio call to action), lo invitiamo a seguire un corso semplice che trovate nel video seguente:
Dopo le supercazzole dei corsi ed affini, non resta altro che leggere la #suppostaweb!! Ecco fatto, anche questa volta… la “Superpippa” è servita, buona ricerca “godereccia”!
Ciao,
si effettivamente ci sono alcuni corsi che mi lasciano abbastanza perplesso. Può essere che dopo anni non abbia ancora sviluppato le competenze necessarie per comprenderne il valore, e se è così, probabilmente, a causa dei miei limiti cerebrali, non ci riuscirò mai.
Oppure potrebbe essere che lasciano perplessi anche altre persone e non solo me.
Sarebbe interessante un confronto con il pubblico per comprendere quanti di coloro che abbiano partecipato a dei corsi sul Web Marketing si ritengono soddisfatti e quanti invece no.
Ritengo anche io che il vero Business potrebbe essere proprio la formazione, non il contenuto ed il valore di determinati corsi.
Alcuni corsi ai quali ho partecipato sono stati fondamentali per la mia formazione professionale e personale, ma parecchi altri, mi hanno lasciato più domande che risposte.
Ciò che invece ha fatto la differenza in assoluto, per la mia crescita professionale, è stato quando ho chiesto consulenza a delle figure professionali che lavorano sul campo, eseguono corsi mirati, tipo per le aziende con degli obiettivi ed un mercato specifico e non per la massa, e che mi hanno preso per mano e mi hanno guidato quando ne avevo bisogno.
Questo implica sia un investimento di soldi che alle volte può essere maggiore rispetto ai corsi per un pubblico più ampio, ma è un investimento che ritengo indispensabile, sia un impegno maggiore da parte di chi ti segue e quindi, anche da parte tua, con una conseguente crescita che può essere sia osservata che quantificata.
Ritengo di essere partito da una posizione di vantaggio, dato che già studiavo Marketing prima di affacciarmi al Web, mentre chi si affaccia al mondo del Web Marketing senza conoscere il Marketing, potrebbe credere che si tratti di un mestiere nuovo che si impara in poco tempo.
Non è così.
Web Marketing è composto da due parole, Web e Marketing, ed io ritengo che la parola Marketing sia in assoluto la più importante.
Se non si conosce il Marketing, non solo a livello intellettuale ma soprattutto a livello pratico, quindi esperienza, errori, confronto con il mercato, con se stessi, nozioni sul comportamento di massa, sulla persuasione, sulla lettura dei numeri in maniera elastica, credo che sia molto difficile diventare Web Marketer.
Il Marketing la ritengo una scienza, che prima cresce dentro di te, impari a ragionare in maniera diversa, funzionale, elastica, anche cinica, sviluppi una tua personale etica che ti permette di sviluppare una visione, che sta alla base della lungimiranza e quindi delle strategie, essenziali per il marketing.
Diventare Web Marketer nel giro di qualche mese, forse è possibile, io personalmente la vedo più come magia che realtà.
Premetto, parlo anche per esperienza personale, perché nonostante avessi già delle basi più che solide di Marketing, quando anni fa mi sono affacciato al mondo del Web, anche io mi sono scontrato con il mondo della formazione inerente il Web Marketing, mondo che era meno affollato e sicuramente più chiaro di come è oggi.
Quindi anche io non ne ho avuto una esperienza idilliaca.
Affidarsi a degli esperti, che non sono nel Business della formazione ma sono nel Business del Web Marketing, per me è stata la scelta migliore, soprattutto dopo che ho capito di aver speso soldi e tempo in delle cose che potevo evitare, ma questo fa parte del viaggio professionale.
I certificati sono un altro aspetto interessante.
Sono belli da appendere, forse anche da mostrare se vuoi giocare con il tuo ego, ma la domanda è:
valgono qualcosa? Sono funzionali? Hanno un valore? Che me ne faccio quando li ho stampati/ricevuti?
In alcuni casi si, in molti altri… Passo :-)
Devo molto a determinate figure professionali, grazie alle quali ho fatto passi da gigante, anche a qualche corso che ho frequentato, ma in media molto di meno.
Se avessi capito prima che bastava chiedersi di cosa si occupasse colui che insegnava, di che cosa viveva, avrei perso meno tempo e meno carta dal portafoglio.
Molti corsi sono per tutti coloro che vogliono imparare, e ciò che va bene per tutti potrebbe non andare bene anche per te.
Fatti seguire da qualcuno, a tu per tu, che si occupa di ciò che insegna e non che si occupa di formazione e basta, ti serve qualcuno che sia sul campo, con il coltello fra i denti, sul campo di battaglia.
Un’altra cosa importante.
Masticando bene l’inglese, ho potuto studiare parecchio materiale interessante proveniente dagli Stati Uniti d’America, la patria del Marketing, scoprendo poi che in alcuni corsi, sia digitali che in aula, molte delle strategie e delle nozioni erano simili a quelle studiate in America.
Finché si parla di NeuroMarketing, come lo chiamavano gli Americani, legato alla persuasione ed alle leve psicologiche, allora ci siamo, ma quando si entra nello specifico, non è detto che molte delle strategie, legate sia al mercato che al territorio siano funzionali anche nel panorama Europeo ed Italiano.
Infatti ritengo che non lo siano, la nostra cultura è molto diversa da quella Anglosassone e da quella Americana, ed anche se le basi posso essere interessanti, vanno sviscerate e rese funzionali tenendo conto almeno dei fattori culturali e territoriali.
Sono osservazioni profonde.
Devo solo però far presente che il mercato estero differisce parecchio da quello italiano, sia per numero di persone attive in rete, sia per la diffusione e comprensione della lingua. A livello territoriale locale, immaginare un business presente in rete che sia solo locale, è antitetico proprio rispetto alle caratteristiche della rete stessa.
La teoria è cosa importante, ma se una volta esistevano i ricercatori, il richiamo per la cattedra, per i palcoscenici, ha generato “insegnanti so tutto io” e “buffoni da palcoscenico” con una non meno figura fondamentale: “sono presente ovunque per fare networking”. In quel caso, non è un problema di formatori e corsi, ma di lingue “pelose”, quello sciame di “leccaculi” pronto a vendersi solo in cambio di un link, un post o una collaborazione!
Se non sai “insegni”, se sai lo tieni per te e cerchi di insegnare senza lucrare dal tuo sapere. I Giapponesi hanno una dote molto rara, quella di ragionare per classi di esperienza, in condivisione ma facendo a gara sul più umile. In pratica, funziona al rovescio di come funziona qui da noi, l’arrogante è l’insegnante, il corsista, chi promuove queste strategie; dall’altra parte del mondo, chi insegna “rispetta” con umiltà il corsista, l’allievo umilmente, cerca di mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti puntando a fare meglio con umiltà ed onestà.
La satira di questo sito web, si basa quasi tutta esplicitamente sul valore di ambiguità e reazione che il singolo può avere leggendo e “confrontando” con umiltà la propria esperienza; se i dati e quanto scriviamo può servire a un contraddittorio, un metro di misura e di confronto, il nostro lavoro è investito bene e può generare una sana e concreta associazione spontanea di persone che “tutelano” il web da fuffa e furbi formatori a 99 euro a corso! :D
Il nostro certificato di frequenza? Una supposta digitale!!
Alex